Sono tra il jazz e il vino,
tra il pane tostato del mattino,
tra la paranza e il frutto allo scoglio,
tutto cio che spesso improvviso..
sono un misto su un incrocio,
tra valenze e plusvalenze,
steso su un tappeto volante,
a cozzar contro la gente..
tasto col guanto la necessita',
la sopravvivenza, l'ansieta',
se si tratta di toccar con mano,
sfioro la notorieta'..
ma la mano all'approccio stenta,
se guardo il sole ci vedo la luna,
se apro le tende indosso gli occhiali,
se vado al mare aspetto l'inverno..
passo sereno tra onde e tempeste,
sguazzo tra leoni nelle foreste,
sfido cime da capogiro,
dormo su un ago e ho buon riposo..
ma se ritratta di verita',
non e' orgoglio, solo vanita',
io non so nulla per carita',
non dite nulla, casa vostra non e' qua..
Andate altrove, momento non e',
tra il jazz e il vino, aspetto il mattino.
L'oro arrivera', il caffe' profumera',
il sole bruciera',
ecco, per esteso,
la verita'.
NelloRomano
2nd june 2009
sabato 22 agosto 2009
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