giovedì 27 agosto 2009

Se vieni dal passato..

Perche' non dovrei credere nelle tue parole
esse sono sempre state del colore del destino
anche quando la piovra le ha succhiate
dal muschio salato le ho sempre sentite..
le tue parole a volte erano strane
come una spinta nel vuoto, ovunque tranne che vicino
ma smettere di ascoltarle e' stato li per li
come uno scendere nel profondo
mare sconosciuto..
che ha portato miseria e desolazione
che ha colmato il vuoto di vuoto
come se la saggezza del paese non avesse
piu neanche l'ombra del vecchio con la barba..
perche' non dovrei sentirmi vivo
se ascolto le tue frasi di rigetto
e quando credo di aver capito
forse e' li che devo avere fretta
e camminare..
sul suolo della strada senza ciglio
dove luce e' coraggio e sfida e ambizione
del conoscere del sapere del mimare il dolore
alla gioia che entra e taglia, e cuce sopra il buco..
ho lasciato i ferri del mestiere
per portare acqua e vino dalla fonte
al secchio ho rimesso la fontana
come al gregge sta la bestia senza l'erba..
il tempo ora trafigge
e ascolta..
perche' senza le tue parole il vivo e' morto
il frastuono si spegne nell'abbaino
suggerisce buio..
silenzio afono..
le tue parole sono li
messe li per rimanere
messe al punto giusto
la verita le ha scolpite..
e di te ho io
come di me tu hai.

nelloromano
agosto 2009

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