Le date ricorrono a ogni ricorrenza,
parte di noi, di integra sostanza,
o gioia o sete o fame di sentenza,
attese interminabili,
o momenti di coscienza,
a ricordare un giorno,
per dimenticare un sogno,
le date si scompongono,
attorno ad un buongiorno.
Le date sono un numero,
disteso su tre sponde,
una affianca l'altra,
tutte si confondono,
nei confini statici,
delle gite nel mondo,
sappiano d'amore, di passione o guerra,
per soldati morti, per coltivar la terra,
per saldare un vincolo,
scomposte nei fattori,
di sapienti scelte,
o inutili dolori,
per colorar la vita,
per annientar la morte,
le date sono strade,
da percorrere a memoria,
a rinfrescar memoria,
a piangere buon vino,
chicchi, granelli e rami
nel temporale ucciso,
a ricordar l'evento,
nel tragico destino,
nell'oro del mattino,
insicuro nel cammino.
Le date son le tue, le mie, le sue,
le nostre e anche le loro,
son carri di lavoro,
per i fiorai e' un giorno,
di prospero oblio,
e ringraziamo stesi,
il calendario e Dio.
nelloromano
nell'anno dopo
17 lug 2009
domenica 23 agosto 2009
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