Odi.
Alle stalle e alle stelle.
Le lasci cantare e le lasci luccicare.
Le guardi morire danno luce secolare.
Le lasci andare con la scia di calore.
Esse sono grandi come spine nel cuore.
Seconde ai primi davanti ai terzi.
Odi la natura.
Odi.Odi.O odi?
Se odi ti fai male.
Se odi puoi ascoltare.
Se odi sai ammirare.
Odi il canto del mare.
Odi la luce del mattino.
Odi il canto astrale,
che da luce al mattino,
che sa di divino.
Che sa di vino, che e' divino.
Odi voci dentro te, immense,
le voci che ti cercano e che ti odono.
Odi, odori e odi.
Colori, sapori, odori.
Tatto, olfatto e gusto.
Odi la vita che non puoi lasciare.
E odi.
nelloromano
agosto 2009
lunedì 31 agosto 2009
L'Esperienza. Poesia Romanesca.
Tante vorte uno fa na cosa,
poi te senti di... "nooo, perche'?"..
e li er monno casca addosso a te,
mica all'antri, che stanno belli a casa..
allora sposta er somaro e attacca er cavallo,
daje 'na frustata e fatte porta' lontano,
indove nun se vede artro che frutta e grano,
che pe' l'anno novo armeno dico io magnamo..
quelli che se porteno appresso, e je ce sta a cecio,
la stima der parente piu vicino,
so li peggio, ja da sta distante..
quelli che te tireno li serci in faccia,
davanti so quello che so, e te l'hai veduto,
impara a fattece 'n ber nodo, che so li mejo..
nelloromano
29.08.2009
giovedì 27 agosto 2009
Se vieni dal passato..
Perche' non dovrei credere nelle tue parole
esse sono sempre state del colore del destino
anche quando la piovra le ha succhiate
dal muschio salato le ho sempre sentite..
le tue parole a volte erano strane
come una spinta nel vuoto, ovunque tranne che vicino
ma smettere di ascoltarle e' stato li per li
come uno scendere nel profondo
mare sconosciuto..
che ha portato miseria e desolazione
che ha colmato il vuoto di vuoto
come se la saggezza del paese non avesse
piu neanche l'ombra del vecchio con la barba..
perche' non dovrei sentirmi vivo
se ascolto le tue frasi di rigetto
e quando credo di aver capito
forse e' li che devo avere fretta
e camminare..
sul suolo della strada senza ciglio
dove luce e' coraggio e sfida e ambizione
del conoscere del sapere del mimare il dolore
alla gioia che entra e taglia, e cuce sopra il buco..
ho lasciato i ferri del mestiere
per portare acqua e vino dalla fonte
al secchio ho rimesso la fontana
come al gregge sta la bestia senza l'erba..
il tempo ora trafigge
e ascolta..
perche' senza le tue parole il vivo e' morto
il frastuono si spegne nell'abbaino
suggerisce buio..
silenzio afono..
le tue parole sono li
messe li per rimanere
messe al punto giusto
la verita le ha scolpite..
e di te ho io
come di me tu hai.
nelloromano
agosto 2009
esse sono sempre state del colore del destino
anche quando la piovra le ha succhiate
dal muschio salato le ho sempre sentite..
le tue parole a volte erano strane
come una spinta nel vuoto, ovunque tranne che vicino
ma smettere di ascoltarle e' stato li per li
come uno scendere nel profondo
mare sconosciuto..
che ha portato miseria e desolazione
che ha colmato il vuoto di vuoto
come se la saggezza del paese non avesse
piu neanche l'ombra del vecchio con la barba..
perche' non dovrei sentirmi vivo
se ascolto le tue frasi di rigetto
e quando credo di aver capito
forse e' li che devo avere fretta
e camminare..
sul suolo della strada senza ciglio
dove luce e' coraggio e sfida e ambizione
del conoscere del sapere del mimare il dolore
alla gioia che entra e taglia, e cuce sopra il buco..
ho lasciato i ferri del mestiere
per portare acqua e vino dalla fonte
al secchio ho rimesso la fontana
come al gregge sta la bestia senza l'erba..
il tempo ora trafigge
e ascolta..
perche' senza le tue parole il vivo e' morto
il frastuono si spegne nell'abbaino
suggerisce buio..
silenzio afono..
le tue parole sono li
messe li per rimanere
messe al punto giusto
la verita le ha scolpite..
e di te ho io
come di me tu hai.
nelloromano
agosto 2009
mercoledì 26 agosto 2009
Trattieni il Respiro.
che ci fa strada e ci segue
vista dall'alto e' un ombra
vista dal basso e' un piede
vista da dentro e' l'anima.
Di lato e' un fianco
da dietro e' uno scudo
da davanti e' gli occhi.
Da davanti e' anche labbra
parole suoni e baci.
E' l'essenza fatta fluida
anche in silenzio.
E' l'anima che parla
quando il silenzio prevale.
E' l'anima che ride
quando il silenzio vale.
E' l'anima che piange
quando il silenzio mente.
NelloRomano
luglio 2009
vista dall'alto e' un ombra
vista dal basso e' un piede
vista da dentro e' l'anima.
Di lato e' un fianco
da dietro e' uno scudo
da davanti e' gli occhi.
Da davanti e' anche labbra
parole suoni e baci.
E' l'essenza fatta fluida
anche in silenzio.
E' l'anima che parla
quando il silenzio prevale.
E' l'anima che ride
quando il silenzio vale.
E' l'anima che piange
quando il silenzio mente.
NelloRomano
luglio 2009
martedì 25 agosto 2009
Il Silenzio.
...passa tranquillamente tra il rumore e la fretta..
e ricorda quanta pace puo' esserci nel silenzio... Chiesa di San Paolo. Baltimora.
e ricorda quanta pace puo' esserci nel silenzio... Chiesa di San Paolo. Baltimora.
(a dx "Gesu' Cristo sulla Sedia Elettrica" di Paul Fryer.
Cattedrale di Gap, Francia.)
Bellissimo
ascolta il crepitio delle cellule
i neuroni spaziano tra le nuvole cerebrali
nell'immensita' dello sconosciuto
l'unico creato del nostro cammino
l'unico sentiero gia' delineato
ancora non trovato...
Ascolta le strade rumorose
la polvere asciuga gia' le umide vie
tra le bocche del naso il respiro entra pulito
con il calore costruiamo scenze divine
al palato lasciamo il suo gusto
tanto prelibato e tanto atteso...
Ascolta il canto delle estese pianure astrali
tenute ferme dal parietale astruso al temporale
si insinua nel cranico con delle ascese muscolari
l'unico rumore e' quello tuo
nessun altro lo puo' sentire
non sei felice di tutto cio'?
Pensa al privilegio..
Ascolta quello che qualcuno ha dato a te
tra il rumore e la fretta c'e' un'oasi di respiro
tutto tuo, nessun altro e' permesso.
Quello che hai dentro e' il piu' prezioso apporto
alla vita, all'essenza, costruita con pazienza
semmai rimessa alla coscienza
salvo preziosita' di abile coerenza
dove senza rime non v'e' segno di presenza
come una preghiera, una faccia stanca
ascolta il tuo silenzio, c'e' dentro la sostanza
il peso dell'esistenza
il valore della credenza..
Ascolta, ascoltati...
e danza.
NelloRomano
02.06.09
Bellissimo
ascolta il crepitio delle cellule
i neuroni spaziano tra le nuvole cerebrali
nell'immensita' dello sconosciuto
l'unico creato del nostro cammino
l'unico sentiero gia' delineato
ancora non trovato...
Ascolta le strade rumorose
la polvere asciuga gia' le umide vie
tra le bocche del naso il respiro entra pulito
con il calore costruiamo scenze divine
al palato lasciamo il suo gusto
tanto prelibato e tanto atteso...
Ascolta il canto delle estese pianure astrali
tenute ferme dal parietale astruso al temporale
si insinua nel cranico con delle ascese muscolari
l'unico rumore e' quello tuo
nessun altro lo puo' sentire
non sei felice di tutto cio'?
Pensa al privilegio..
Ascolta quello che qualcuno ha dato a te
tra il rumore e la fretta c'e' un'oasi di respiro
tutto tuo, nessun altro e' permesso.
Quello che hai dentro e' il piu' prezioso apporto
alla vita, all'essenza, costruita con pazienza
semmai rimessa alla coscienza
salvo preziosita' di abile coerenza
dove senza rime non v'e' segno di presenza
come una preghiera, una faccia stanca
ascolta il tuo silenzio, c'e' dentro la sostanza
il peso dell'esistenza
il valore della credenza..
Ascolta, ascoltati...
e danza.
NelloRomano
02.06.09
lunedì 24 agosto 2009
L'aereoplano.
Raccogli i tuoi stupidi ricordi
e non pensar di mettermi dentro i tuoi accordi
chi accoglie a se i propri sbagli
sa di non poter ammettere rimorsi..
la dove il sole accetta i suoi raggi
l'uomo niente puo' inventare
negli attimi fuggenti delle stelle
che cadono giu come una danza..
sapevi che tutto cio mi infastidiva
e niente hai fatto per lasciarmi dormire
giacche' sei sola nel tuo cammino
io mi sposto per non sentir rumore..
pioggia, pioggia, pioggia
cade sul nostro tappeto steso
tanto che se cammini col fiato giu'
sai di scivolar senza rancor speso..
e allora piove, piove, piove...
sul nostro animo speso
e ancora mi chiedo se sia possibile
tutto questo caldo in un giorno tanto atteso...
NelloRomano
31.03.2007
02.15am
e non pensar di mettermi dentro i tuoi accordi
chi accoglie a se i propri sbagli
sa di non poter ammettere rimorsi..
la dove il sole accetta i suoi raggi
l'uomo niente puo' inventare
negli attimi fuggenti delle stelle
che cadono giu come una danza..
sapevi che tutto cio mi infastidiva
e niente hai fatto per lasciarmi dormire
giacche' sei sola nel tuo cammino
io mi sposto per non sentir rumore..
pioggia, pioggia, pioggia
cade sul nostro tappeto steso
tanto che se cammini col fiato giu'
sai di scivolar senza rancor speso..
e allora piove, piove, piove...
sul nostro animo speso
e ancora mi chiedo se sia possibile
tutto questo caldo in un giorno tanto atteso...
NelloRomano
31.03.2007
02.15am
domenica 23 agosto 2009
a Lu..
...stasera alla seconda birra ce sto io,
anzi..,
ho prosciugato vini secchi, profumati,
amabili e inveciai, bottiglie d'epoca,
balsami storici, barolo '68 (grande annata)
come se se li ricorda tutti gli amori che gli hanno portato via l'anima...
oltre che mutande e calzini!
...e vieni a parlarmi di politica!
Ma vah...
nelloromano ha scritto per Lu
22 nov 2005 02.55am
anzi..,
ho prosciugato vini secchi, profumati,
amabili e inveciai, bottiglie d'epoca,
balsami storici, barolo '68 (grande annata)
come se se li ricorda tutti gli amori che gli hanno portato via l'anima...
oltre che mutande e calzini!
...e vieni a parlarmi di politica!
Ma vah...
nelloromano ha scritto per Lu
22 nov 2005 02.55am
Le Date
Le date ricorrono a ogni ricorrenza,
parte di noi, di integra sostanza,
o gioia o sete o fame di sentenza,
attese interminabili,
o momenti di coscienza,
a ricordare un giorno,
per dimenticare un sogno,
le date si scompongono,
attorno ad un buongiorno.
Le date sono un numero,
disteso su tre sponde,
una affianca l'altra,
tutte si confondono,
nei confini statici,
delle gite nel mondo,
sappiano d'amore, di passione o guerra,
per soldati morti, per coltivar la terra,
per saldare un vincolo,
scomposte nei fattori,
di sapienti scelte,
o inutili dolori,
per colorar la vita,
per annientar la morte,
le date sono strade,
da percorrere a memoria,
a rinfrescar memoria,
a piangere buon vino,
chicchi, granelli e rami
nel temporale ucciso,
a ricordar l'evento,
nel tragico destino,
nell'oro del mattino,
insicuro nel cammino.
Le date son le tue, le mie, le sue,
le nostre e anche le loro,
son carri di lavoro,
per i fiorai e' un giorno,
di prospero oblio,
e ringraziamo stesi,
il calendario e Dio.
nelloromano
nell'anno dopo
17 lug 2009
parte di noi, di integra sostanza,
o gioia o sete o fame di sentenza,
attese interminabili,
o momenti di coscienza,
a ricordare un giorno,
per dimenticare un sogno,
le date si scompongono,
attorno ad un buongiorno.
Le date sono un numero,
disteso su tre sponde,
una affianca l'altra,
tutte si confondono,
nei confini statici,
delle gite nel mondo,
sappiano d'amore, di passione o guerra,
per soldati morti, per coltivar la terra,
per saldare un vincolo,
scomposte nei fattori,
di sapienti scelte,
o inutili dolori,
per colorar la vita,
per annientar la morte,
le date sono strade,
da percorrere a memoria,
a rinfrescar memoria,
a piangere buon vino,
chicchi, granelli e rami
nel temporale ucciso,
a ricordar l'evento,
nel tragico destino,
nell'oro del mattino,
insicuro nel cammino.
Le date son le tue, le mie, le sue,
le nostre e anche le loro,
son carri di lavoro,
per i fiorai e' un giorno,
di prospero oblio,
e ringraziamo stesi,
il calendario e Dio.
nelloromano
nell'anno dopo
17 lug 2009
Lettere..
Lo Zen di Joshu - da 101 storie Zen, N. Senzaky
Un tizio (Joshu) comincio' lo studio dello zen quando aveva sessant'anni, e continuo' sino agli ottanta, allorche' realizzo' lo Zen.
Insegno' dall'eta' di ottant'anni fino a centovent'anni.
Una volta uno studente gli domando': "se nella mia mente non c'e' nulla, cosa devo fare?".
Joshu rispose: "buttalo via".
"Ma se non c'e' nulla, come faccio a buttarlo via? ", insistette l'allievo.
"Be'," disse Joshu, "allora attualo".
sabato 22 agosto 2009
Per esteso
Sono tra il jazz e il vino,
tra il pane tostato del mattino,
tra la paranza e il frutto allo scoglio,
tutto cio che spesso improvviso..
sono un misto su un incrocio,
tra valenze e plusvalenze,
steso su un tappeto volante,
a cozzar contro la gente..
tasto col guanto la necessita',
la sopravvivenza, l'ansieta',
se si tratta di toccar con mano,
sfioro la notorieta'..
ma la mano all'approccio stenta,
se guardo il sole ci vedo la luna,
se apro le tende indosso gli occhiali,
se vado al mare aspetto l'inverno..
passo sereno tra onde e tempeste,
sguazzo tra leoni nelle foreste,
sfido cime da capogiro,
dormo su un ago e ho buon riposo..
ma se ritratta di verita',
non e' orgoglio, solo vanita',
io non so nulla per carita',
non dite nulla, casa vostra non e' qua..
Andate altrove, momento non e',
tra il jazz e il vino, aspetto il mattino.
L'oro arrivera', il caffe' profumera',
il sole bruciera',
ecco, per esteso,
la verita'.
NelloRomano
2nd june 2009
tra il pane tostato del mattino,
tra la paranza e il frutto allo scoglio,
tutto cio che spesso improvviso..
sono un misto su un incrocio,
tra valenze e plusvalenze,
steso su un tappeto volante,
a cozzar contro la gente..
tasto col guanto la necessita',
la sopravvivenza, l'ansieta',
se si tratta di toccar con mano,
sfioro la notorieta'..
ma la mano all'approccio stenta,
se guardo il sole ci vedo la luna,
se apro le tende indosso gli occhiali,
se vado al mare aspetto l'inverno..
passo sereno tra onde e tempeste,
sguazzo tra leoni nelle foreste,
sfido cime da capogiro,
dormo su un ago e ho buon riposo..
ma se ritratta di verita',
non e' orgoglio, solo vanita',
io non so nulla per carita',
non dite nulla, casa vostra non e' qua..
Andate altrove, momento non e',
tra il jazz e il vino, aspetto il mattino.
L'oro arrivera', il caffe' profumera',
il sole bruciera',
ecco, per esteso,
la verita'.
NelloRomano
2nd june 2009
A Man on a Pier, Dublin, 1998. ph by Federico Fistarol
Estate,
colorati di fiore,
pioviti addosso,
scosta la sozzura invernale,
fai le provviste,
vai a destra, a sinistra,
compra il vino, prendi la macchina fotografica,
addita al futuro con occhio guardingo,
sorridigli, fagli il verso, mostragli la linguaccia, tutti ti amano.
Mi insegni?
NelloRomano
agosto 2009
colorati di fiore,
pioviti addosso,
scosta la sozzura invernale,
fai le provviste,
vai a destra, a sinistra,
compra il vino, prendi la macchina fotografica,
addita al futuro con occhio guardingo,
sorridigli, fagli il verso, mostragli la linguaccia, tutti ti amano.
Mi insegni?
NelloRomano
agosto 2009
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La conta e la disgiunta.
A contare i malcapitati stupida nell'orgoglio vuota di amore buia nei sentimenti. E triste alla paletta della fermata del bus senza pen...
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Vorrei servire per i poveri Parlare per i muti Ascoltare per i sordi Mangiare per i sazi Piangere per chi dolore non ne ha piu Camminare per...
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Poi chiedimi perché ho sempre lo sguardo triste O gli occhi Vuoi passare una serata a parlarne di occhi Al di là del ponte nessuno ten...
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Umani Tirano la palla in alto In una sorta di pallavolo In acqua . Strana euforia Com'è quella del vino Strana euforia Tra la malinconi...