Aprendo un libro,
guardando in aria a bocca aperta,
leggendo dentro un vestito di Chanel,
bevendo in un cristallo di Prussia,
gelandosi le mani attorno ad un fuoco,
bruciando legnami in salita,
mentre il treno sbuffa affaticato,
scendendo su viali alberati,
primavera,
profumo,
scuole finite,
mani nelle mani,
urla di pallone..
ascoltando musiche afone,
regolando volumi nei frigoriferi,
guidando tra il sole e la pioggia,
tra gallerie e ponti,
soste al caffe' e al gelato al tamaridno,
guarda un po',
guarda un po te',
sto tamarindo..
sigarettando tanghi argentini e flamenchi tzigani..
zingarando,
cantando,
sudando,
mangiando,
aspettando,
desiderando,
correndo...
.. e piangendo,
sacrificandosi alle meste pure lamentele femminili..
e rimanere,
e non rimpianti,
sorridere,
e non si muove una foglia,
ma io da qui non me ne vado,
vediamo..
vedere,
guarda..
guarda..
Guardi?
Guardie!!??
portatelo via..
Innocenza,
sulle gote, tue..
Pascoli, Petarca e Verga..
sulle salite,
sulle discese,
tra le roccie,
sui sassi del mare,
nell'acqua fredda,
sulle nuvole,
manomano in aereo,
col giornale e le uova al prosciutto..
sei sempre qui cazzo,
sempre qui!!
E io?
Rimango.
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