sabato 26 settembre 2009
Amar che amore ha amato amor perdona(mi)
Amar qualcuno,
-- a m'arcord--,
e' perdersi nelle vie,
costituirsi davanti al commissario senza alibi,
senza testimoni,
davanti alla giuria,
senza avvocati, ne memoria difensiva,
l'arringa te la fai da te,
guardi negli occhi lo spettatore improbabile e incerto,
avvicinandoti ad una verita' viscerale,
insicura e tremolante,
ma certa che il colpevole c'e',
non si nasconde, e c'e'..
indosso i calzari dei santi,
la maglia del cavaliere,
l'elmo e i guanti del lancillotto,
difenderti il colpevole di avere solo la colpa di amare..
avanzando richieste di liberta' incondizionata,
assoluzione a formula piena..
cancellazione sul casellario giudiziario.
Senza pena.
Scriveranno per i successori.
nelloromano
19sett2009
martedì 22 settembre 2009
Pensieri 2
Devo uscire ma piove.
Piove ma devo uscire.
Usciro'? Piove..
Se smette esco, ma se non smette?
Esco lo stesso..
Piove ma esco.
Be', d'altronde non sono un granche'.
Ho mangiato polpa di granchio a codardia,
il paese degli svincolati da affetto.
Ah, se ci ripensi, metti via il cappotto per l'inverno,
e quando vengo a casa tua fammi trovare quei bei cuscini profumati,
la lavanda e l'essenza all'arancio che ti faccio anche un massaggio ai piedi.
Se ci ripensi.
E non pensare che se ci ripensi chi ci ripensa e' cornuto come si dice a Roma.
Magari e' figo se ci ripensi.
Pensaci.
Fallo.
Piove ma devo uscire.
Usciro'? Piove..
Se smette esco, ma se non smette?
Esco lo stesso..
Piove ma esco.
Be', d'altronde non sono un granche'.
Ho mangiato polpa di granchio a codardia,
il paese degli svincolati da affetto.
Ah, se ci ripensi, metti via il cappotto per l'inverno,
e quando vengo a casa tua fammi trovare quei bei cuscini profumati,
la lavanda e l'essenza all'arancio che ti faccio anche un massaggio ai piedi.
Se ci ripensi.
E non pensare che se ci ripensi chi ci ripensa e' cornuto come si dice a Roma.
Magari e' figo se ci ripensi.
Pensaci.
Fallo.
martedì 15 settembre 2009
(d)amanti.
..codardi
assenti
scendenti
piangenti
salici
oscuri
labbra
asceti
visibili
scosciati sfigurati
forti
magneti
indivisibili
a volte si a volte no
scuri come le finestre
appollaiati
accostati
bramosi
avvicendati
soli
sul divano
in tre
sempre in tre
brillanti
lucenti
tagliati ad Anversa
tagliatori
montati e incastonati
solitari
preziosi
ascoltati
traditi
bruciati
vivi
nel pollaio
dei ricordi
delle prove
la verita'
e' che si amano.
nelloromano
settem2009
domenica 13 settembre 2009
Pensieri.
Ah, la nostra cara amata diffamata follia...
..l'unica sua ancora di salvezza e' la genialita',
adottiamola.
Funny though,
they say when you break up with your love
all you need is fall in love again..
I personally think you need a heavyer disaster!
That's what I think.
Good fuckin night everybody!
La felicita' e' sempre con noi,
dall'alba all'alba,
all'alba dopo,
all'alba dopo ancora,
all'alba ancora, sempre.
A tutte le albe.
Basta prenderla.
nelloromano
senza data
..l'unica sua ancora di salvezza e' la genialita',
adottiamola.
Funny though,
they say when you break up with your love
all you need is fall in love again..
I personally think you need a heavyer disaster!
That's what I think.
Good fuckin night everybody!
La felicita' e' sempre con noi,
dall'alba all'alba,
all'alba dopo,
all'alba dopo ancora,
all'alba ancora, sempre.
A tutte le albe.
Basta prenderla.
nelloromano
senza data
martedì 8 settembre 2009
unnamed.
venerdì 4 settembre 2009
A la matinee.
giovedì 3 settembre 2009
Essere se stessi. Poesia romanesca.
Me sento 'na lumaca, o 'na zanzara,
vado tanto piano, ma a vorte volo,
si nun me raccapriccio da me da solo,
si nun sto attento quarcuno me spara..
so ito fora, so tornato drento,
ho cantato, piagnevo e ridevo,
creavo le battute e poi me le dicevo,
so stato triste e poi contento..
si nun voi fa la fine mia,
che nun sai si torni o stai a anna' via,
che solo Iddio c'hoo sa, Madonna mia..
allora va pe' cartoni e stracci che fai mejo,
nun vole' assomija' a quarcuno, chissa' chi pii,
essi te stesso, medesimo e basta... che de sicuro t'aripii.
nelloromano
29.08.2009
martedì 1 settembre 2009
Agosto.
Quando il salice e la cicala fanno il verso.
Quando all'alba suona il contrario del terso..
Quando sembra vita ma e' un cielo grigio, disperso,
quando muore nel giorno e rinasce all'universo..
che fa?
Te lo dico io che fa.
Si inerpica tra i rami
si sveste delle sue dolci note di miele,
si crea un'attenta revisione della coscienza,
si stupisce alla messa della domenica,
indossa quella parure di occhi belli e furbetti,
indossa anche quel bel pensiero,
che sa di pace e di buon vento,
ma non conosce che l'ombra del suo silenzio,
in esso si cela per difendere le nude anime,
venti o trenta mila che sanno poco di vero,
che si accinge a mostrare in un ombra di mistero,
ti fa il verso da regina ma come rospo ti mostra la spina,
che di rospo non e', ma e' peggio, e' di rosa e fa sangue,
cade in mediocro sogno e degli altri si fa la colpa,
come le mediocri battaglie della vita lascia a te l'ombra morta,
si tinge di viola, contenta lei, verde blu e cenere,
oro, argento e bronzo per i perdenti,
quando a vincere vuole lei..
ma non sa di battaglia la sua arguzia astuta e frivola,
forse soffre forse si, ma anche forse no, e colora di nero un po'..
le rime gelate non si sciolgono al sole, non fanno pianto,
di menta e coriandolo profumano e incantano,
ma tu sei ancora li, steso con in mano l'unguento,
che si accinga al corpo audace, di chi, come nave controvento,
spinge i marinai a lavorar di ore notturne,
a cantar la fede che stanca anche i patriarchi,
che fede piu' non hanno se non di tirar cuoia.
Allora ecco che fa.
nelloromanoagosto2009
inungiornoqualunque
Quando all'alba suona il contrario del terso..
Quando sembra vita ma e' un cielo grigio, disperso,
quando muore nel giorno e rinasce all'universo..
che fa?
Te lo dico io che fa.
Si inerpica tra i rami
si sveste delle sue dolci note di miele,
si crea un'attenta revisione della coscienza,
si stupisce alla messa della domenica,
indossa quella parure di occhi belli e furbetti,
indossa anche quel bel pensiero,
che sa di pace e di buon vento,
ma non conosce che l'ombra del suo silenzio,
in esso si cela per difendere le nude anime,
venti o trenta mila che sanno poco di vero,
che si accinge a mostrare in un ombra di mistero,
ti fa il verso da regina ma come rospo ti mostra la spina,
che di rospo non e', ma e' peggio, e' di rosa e fa sangue,
cade in mediocro sogno e degli altri si fa la colpa,
come le mediocri battaglie della vita lascia a te l'ombra morta,
si tinge di viola, contenta lei, verde blu e cenere,
oro, argento e bronzo per i perdenti,
quando a vincere vuole lei..
ma non sa di battaglia la sua arguzia astuta e frivola,
forse soffre forse si, ma anche forse no, e colora di nero un po'..
le rime gelate non si sciolgono al sole, non fanno pianto,
di menta e coriandolo profumano e incantano,
ma tu sei ancora li, steso con in mano l'unguento,
che si accinga al corpo audace, di chi, come nave controvento,
spinge i marinai a lavorar di ore notturne,
a cantar la fede che stanca anche i patriarchi,
che fede piu' non hanno se non di tirar cuoia.
Allora ecco che fa.
nelloromanoagosto2009
inungiornoqualunque
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