mercoledì 20 gennaio 2010

Errare errando, erravo errante.

Su.
Dai viali di ciclamini alle sponde sabbiose e dorate fin giu i sentieri di sterpaglie.
Erravo tra i fogli di cartone dismesso dagli spazi delle retrocucine cercando avanzi di spugne usate da riciclare per le mie erranti geometriche evoluzioni musicali notturne.
Ma c'era anche chi errava con lo sguardo solamente, volgendolo ad oggetti lontani per avere la sensazione di missive mai recapitate e solo tornate indietro.
E poi erravo senza meta in fine.
Era una sensazione di sfida a colpi di passi e pause, come un respiro che erra nelle narici per dare nascito alla piu' sincera e indispensabile emozione: la vita.
In una errabonda scampagnata con il bagaglio a mano, al seguito delle grandi trasmigrazioni erratiche, in attesa del ciack climatico, per posar su qualche prato e lago prosciugato, erravo ancora minuettando frasi nomadi e vagabonde, frutto di una erranza arrogante, che non ammetteva altrui discordanti notifiche alcuna, errando ancora una volta e gettando solide palizzate cementizie che mi avrebbero permesso piu' avanti, di continuare la mia errata suddetta erranza errabonda, avvalendomi cosi' del diritto di poter errare ancora senza avere il timore di errare.
Errando magnificamente et magicamente.
Il Pugile.

16.01.10
nelloromano

3 commenti:

  1. Penso non debba dispiacerti se ho inserito la mia "foto segnaletica" tra i tuoi sostenitori visto che tu hai fatto altrettanto con la tua.
    Un saluto e...benvenuto.

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  2. un giro errante sul tuo blog per posare il mio passo...

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  3. Ciao Monticiano, assolutamente no, ne sono onorato, anzi grazie per esserci e grazie per il benvenuto. Sono mezzo monticiano anch io. Ti leggo molto volentieri.
    @ Marisa: grazie a benvenuta ad errare, errando s'impara.
    A presto a tutti.

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