martedì 28 ottobre 2014

Il 28 Ottobre.

Il 28 Ottobre e' una giornata (non storta) importante, in cui tutti vorrebbero dire qualcosa, vorrebbero fare qualcosa, vorrebbero "esserci". E' una giornata in cui tutti i ricordi ma anche i rimorsi o i rimpianti tornano alla memoria e si rinfrescano di odori, colori o emozioni.
Pioveva quella mattina quindi io non fui mandato, per forza.
Fu una fortuna o un peccato non lo sapro' mai. Da quel giorno ho vissuto sempre questa giornata in base ai racconti, alle testimonianze, ai ricordi, alle foto, ai video o alle storie piu' o meno leggendarie dei nostri grandi miti del passato. Chiamiamoli miti.
Certo, una cosa e' certa, il tempo non ha portato a grandi passi in avanti, l'escalation di degrado e' proseguita fino a sprofondare nello squallido. Quello che ancora si scrive oggi al riguardo e' a dir poco osceno, e anziche' diventare una giornata della memoria e della riflessione, visto che ne siamo circondati per altri motivi o drammi, e' diventata una giornata dell'autoesaltazione. Io stesso scrivo oggi per me, per mio conto e magari per autocelebrazione o per mio sfogo. Potrei evitare anch'io di scrivere stronzate.
Un mio amico fratello giallorosso mi faceva notare come stamattina alcuni quotidiani minacciavano tensione e guerra per le partite prossime venture..... giusto per stemperare ...come a dire che gli ci fa tanto comodo!!! Se nno cche scriviii???
E' sempre stato cosi, uno strumentalizzare continuo e strumentalizzarsi per non voler vivere di nuovo.
La colpa, allora, non e' stata dei ragazzi, o delle vittime di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato, e se vogliamo, non e' neanche una questione di colpa.

Con due osservazioni dunque arrivo cosi' a conclusione;
a)
non c'entrano i ragazzi, vittime solo della loro mancanza di valori veri, della loro fede in qualcosa che potesse salvarli dalla disonesta' che li circondava, soli, in un mondo che prendeva le distanze da una liberta' reale e non effimera.
b)
a conferma di cio', tempo fa, ad un incontro con alcuni "ragazzi" di altre citta' d'Italia, piu' grandi e meno grandi, posi una domanda: "ma quanto, in tutto questo casino, l'ultras e' responsabile?"  90/95 %, fummo tutti d'accordo, quasi a sottolineare che sapevamo benissimo quello che stavamo facendo, vittime anche noi, forse proprio di noi stessi.

Ma come ci siamo divertiti, colpevoli innocenti di non aver commesso il fatto.

NelloAlloccaRomano
  28 Ottobre 2014

La conta e la disgiunta.

A contare i malcapitati stupida nell'orgoglio vuota di amore buia nei sentimenti.  E triste alla paletta della fermata del bus senza pen...