mercoledì 15 settembre 2010

Cesello con forbici e senza bottoni.

Torbido, caldo , languido sguardo da occhi chiusi e trasandati.
Gonfie borse da sottocchio e sotto missione, ma profondo profilo franco russo, mongolo, storto sotto gli occhiali spessi, rettangolari, accesi di notte contro la pioggia sul vetro.
Nel treno, alla stazione, per favore per il centro, chiuse le serrature del gabinetto, basta solo pagarne la meta', e scendere alla prossima fermata. Risali a quello dopo.
La diecimila in tasca basta per far saltare due o tre cervella, con le Broolkin lagommadelponte ci fai delle piccole bombette puzzolenti stile carnevale da appiccicare sulle entrate dei cauveau delle banche nazionali del seme e delle cattedrali in fiamme.
Ai terroristi preferisci i sarcofaghi, alle ferramente coi tremila chiodi preferisci gli ipermercati coi carrelli, non ci sono piu' le mezze chiavi inglesi e via dicendo, tutte brugole ora. Monti e smonti, consuma e butta.
Butta. Butta. Butta. Tutto in mare, va a finire.
E ci lamentiamo se le galassie con un colpo di tosse ci mandano giu uno tzunami o un terremoto.
Siamo come quei piccoli cefaletti di mare che ricevono da noi giornalmente tonnellate di merda accatastata dentro bidoni contaminanti.
E allora, e' tutta una catena.

Sono stato via per un po, perche il lavoro di scrivere e' un taglio di cesellatura, da incastro e ricuci dentro e sposta e smanetta.
Senza bottoni, lascia tutto aperto, cosi che ognuno puo' entrare a vedere, a dare un occhiata, uno sguardo, languido, da sotto gli occhiali.
Sono stato via, e ho fatto male, mi sono rincoglionito, ammutolito, tra le vacanze e il mare, senza neanche avere la costanza di bere un vino che portasse a qualcosa di buono, solo calicetti infinitesimali di liquido non ben definito, che qualcuno mi ha venduto come vino.
Ma le cantine?
Eppure erano aperte.

Tra un tavolo ed un altro, tra un cliente da fargli la fattura, quella fiscale, ed un altro da mandare in pensione, tra un porcino ed una frittatina alle verdure, torno.

Dal di qua si vede meglio.

Votare la legge sull'abrogazione dell astensione criminale al taglio della scossa elettrica. Referendum.
Ma come si fa?

un mese dopo.

La conta e la disgiunta.

A contare i malcapitati stupida nell'orgoglio vuota di amore buia nei sentimenti.  E triste alla paletta della fermata del bus senza pen...